Commossi per la improvvisa perdita del sig. Giovanni Pietro Rampini, apprezzato maestro ceramista, vogliamo ancora una volta ricordarlo anche per l’impegno posto nella fattiva collaborazione alla vita della nostra Associazione.
Alla luce delle prospettive tendenzialmente positive con cui si sta sviluppando il quadro generale dell’economia riteniamo poter formulare alcune brevi osservazioni specificatamente riguardanti il settore dell’artigianato.
Per effetto della evoluzione che attualmente caratterizza le normative che regolano il mercato del lavoro l’attività dell’impresa artigiana dovrebbe risultare agevolata specie per quanto riguarda la riforma del contratto a termine, la rimodulazione con criteri di razionalità, del reddito di cittadinanza, il riconoscimento di incentivi per le nuove assunzioni e per le stabilizzazioni che obbiettivamente concorrono a scoraggiare il ricorso al lavoro irregolare, oltre che per gli interventi in materia di cuneo contributivo e fiscale.
I relativi provvedimenti attuativi concorrono a incentivare la produzione di beni e servizi, ossia di ricchezza, contenendo il tasso d’inflazione, comunque sempre attestato a circa l’otto per cento con una sostanziale ricaduta negativa sul potere d’acquisto.
Anche le semplificazioni introdotte dal codice degli appalti recentemente approvato hanno tale valenza.
Suscita invece perplessità la richiesta formulata dalle OOSS dei lavoratori con le piattaforme di rinnovo di vari C.C.N.L. per ottenere, a parità di retribuzione, riduzioni dell’orario di lavoro contrattuale poiché nel settore artigiano la prestazione lavorativa si caratterizza anche per la componente formativa riguardante l’arricchimento della professionalità e delle capacità manuali degli addetti e una eventuale riduzione d’orario limiterebbe tale aspetto.
Per quanto riguarda la determinazione di un salario minimo fissato per legge osserviamo che lo stesso andrebbe ad incidere negativamente sulle competenze delle OOSS dei lavoratori dei datori di lavoro.
La situazione venutasi a delineare impone la massima accortezza nella conduzione dell’attività aziendale.
Sono sempre presenti le conseguenze negative provocate in termini di costo della spesa, dalla guerra in Ucraina, oltre che le preoccupazioni sulla tenuta dei livelli occupazionali nel settore dell’edilizia dopo i recenti interventi restrittivi sulla disciplina dl “superbonus”, unitamente, per quanto riguarda la mano d’opera, alla contraddittorietà di una situazione caratterizzata dalla mancanza di personale specializzato (autisti con patenti di livello superiore) nell’autotrasporto e di manovalanza generica nell’agricoltura e nel turismo.
Occorre ricordare anche che il mondo del lavoro autonomo e della piccola impresa dovrà confrontarsi con le innovazioni che verranno introdotte con la riforma fiscale in ordine alla quale il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il disegno della relativa legge delega.
La nuova disciplina che, con la sua conversione in legge, dovrebbe divenire pienamente operativa nel prossimo biennio, ha come obbiettivo di fondo la riduzione del carico contributivo e fiscale, richiedendo particolare attenzione e impegno nella gestione aziendale per la sua corretta attuazione.
Per informazioni riferite alle specifiche realtà aziendali sull’applicazione della riforma che sarà caratterizzata, in estrema sintesi, dalla riduzione da quattro a tre delle aliquote IRPEF con la revisione degli scaglioni con il riordino delle detrazioni e delle deduzioni dell’imposta, nella prospettiva della realizzazione della così detta “tassa piatta” (flat tax), possono essere contattati i nostri servizi che sono in condizione di offrire specifica consulenza e assistenza .
Inoltre alla luce delle anticipazioni in merito disponibili, a breve dovrebbero essere introdotte importanti semplificazioni sugli aspetti essenzialmente burocratici.
Unitamente alla “standardizzazione” delle procedure amministrative riguardanti l’avvio di nuove attività di lavoro autonomo rendendole uniformi in ogni regione, sono in corso di predisposizione anche provvedimenti intesi a facilitare e snellire il rapporto con la Pubblica Amministrazione in generale per quanto riguarda anche gli adempimenti richiesti nel settore dell’edilizia finalizzati alla conclusione in via telematica dell’iter relativo ai permessi per costruire.
Nel quadro di una strategia di rilancio dell’economia tali interventi sono certamente apprezzabili anche perché sono a costo zero.
Per l’esame delle specifiche situazioni individuali potranno essere contattati i nostri uffici in Perugia, via Giovanni Battista Pontani, n. 33, 0759977000 / 3394140536 Email:info@confartigianatoperugia.com
IL VICE PRESIDENTE VICARIO pro-tempore – GIANCARLO BALDASSARRI
CONFARTIGIANATO IMPRESE PERUGIA